DUE

DUE

Ogni mattina un pezzo di fetta biscottata mi cade a terra dal lato della marmellata.
Mi fa andare fuori di testa l’arroganza con cui il mio inconscio ti immagina, l’atteggiamento noncurante con cui prende a schiaffi il mio cuore ogni notte, disegnandola a sole quando invece è il buio a fare ombra attorno a tutte le cose.
E mi fa impazzire il modo in cui il mio elettrocardiogramma saprebbe raccontare la storia di un terremoto. Tra le macerie e i cadaveri ride, ride così forte la mia voce da imbarazzare il cielo che si fa sottile al punto da sparire.
Ti vedo là infondo ai confini del mondo: sei come la pentola d’oro all’altro capo dell’arcobaleno.
Mi lega a te la schiuma di una birra da bere sull’alta quota della vita che ci aspetta.

Questa Terra è finita e siamo rimasti due.

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3 pensieri riguardo “DUE

  1. Buonasera Federica innanzitutto Buona Pasqua.
    Come è bello poter dire alla persona di cui sei innamorata, “sei come ti avevo immaginato”. Ogni notte fra sogno e coscienza immagini il tuo amore nel fisico, nel carattere, nel colore degli occhi nell’inflessione della voce, quando ride o mangia e ti sembra così reale da poterlo afferrare e abbracciare fino a quando non ripiombi nel presente, qui e ora a ritrovare la tua vita che ti aspetta.
    E l’amore nel tuo cuore che hai da dare, è talmente grande che se registrato sarebbe un movimento tellurico scuote con forza le fondamenta della terra. L’amore è per te un traguardo, un premio per l’attesa, la ricerca e magari qualche fallimento, arrivata in cima potrete bervi un’ottima birra insieme davanti a questo mondo che vive sospeso fra tormento ed estasi, fra uomini geniali e caporali mediocri.

    1. Grazie Danilo e tanti auguri! È sempre prezioso il suo commento e lo aspetto, ormai come fosse una tradizione. Per me l’Amore potrebbe assere qualcosa che incede inesorabile ma lento. Vivo a pieno tutto, mentre aspetto che il Sole, sul mio presente, sia ancora più caldo e perenne. Un abbraccio

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