Cosa ci faccio in Toscana?
Cosa ci faccio in Toscana? Di certo non era nei miei piani. Se penso a dove realmente sarei voluta essere, direi di esserne lontana migliaia di chilometri e diversi meridiani. Non sempre il posto in cui vorresti essere è quello in cui devi essere. Perciò eccomi qui.
La Dina? La Dina l’ho conosciuta due settimane fa, eppure potrei giurare di esserle amica da sempre.
Al momento di scegliere la mia casa qui, avevo due condizioni assolutamente non negoziabili: che fosse una cascina in mezzo alla campagna ed entro un certo budget.
A metà del processo di scelta avevo collezionato tre cascine in mezzo alla campagna, tutte nel budget, dislocate tra Toscana e Umbria. Sembravano tre morsi di paradiso, ognuna riproduzione esatta del mio desiderio. Come ho scelto, vi starete chiedendo?! Be’, se sulle prime il da farsi sembrava quanto mai ostico da delineare, tutto si è fatto presto chiaro quando, sotto al nome “Dina”, ho letto la sua presentazione. C’erano scritte diverse cose, tra cui che avesse un cane (non il migliore degli incentivi per me), ma non mi è importato di niente quando ho continuato a leggere: “Le cose di cui non potrei fare a meno sono i miei libri”. E continuava dicendo che le piacesse insegnare, ascoltare i suoi ospiti. Ammetto di essere stata ingolosita quando ho trovato scritto che le piacesse moltissimo camminare, soprattutto in collina e che, se i suoi ospiti lo avessero desiderato, lei li avrebbe portati in posti stupendi vicino ai luoghi dove si è svolta la battaglia del Trasimeno tra Annibale e i Romani.
Da leccarsi i baffi!
In poche righe raccontava anche di come abbia iniziato il progetto di scambiarsi libri con i suoi ospiti. Un via vai di storie, di energie e già, dopo tutto quel brodo di parole così calde e saporite per me, le mie volontà erano cotte a puntino nel suo pentolone da minestra. Ma volete sapere quando le sono caduta ai piedi?
Quando diceva che il suo motto fosse “Carpe Diem”.
Il suo motto, in quel momento suonava come un messaggio. Colto al volo e stretto al cuore, l’ho avvertita che in meno di ventiquattro ore ci saremmo conosciute.
Uno scherzo del destino!
E sì, in meno di un giorno, perchè è così che ho deciso che sarei partita. In tasca tanti progetti, in mano nessun piano. Come piace a me.