TOSCANA SALVIFICA – 2

TOSCANA SALVIFICA, CAP. 2

Come mai la Toscana?

Come mai ho scelto la Toscana?
Se avessi scelto io, una risposta probabilmente ce l’avrei, ma la verità è che è stata lei a scegliere me.
O forse non è nemmeno così che è andata… Di certo c’è che non l’ho scelta io.
Sono sempre stata innamorata dei suoi paesaggi, le sinuosità delle colline, la calma dei colori, la voracità dell’arte e le impronte della storia, scolpite nelle pietre di ogni rocca, di ogni torre. Fin da piccola ho ammirato questa terra senza mai chiedermi perchè e senz’altre domande mi sono fatta sedurre. Da piccola ami, ami senza paura, sfacciata, innocente, illimitata.
In me, quella bambina c’è ancora, spesso arrogantissima, quindi non mi sorprenderei se infine questo luogo l’avesse scelto lei. Ed è stata sempre lei a farmi saltare in macchina con due valigie (una d’essenziale per vivere e una di libri, quaderni, pc e penne -non abbastanza- sapete, per fare quello che mi riesce meglio, per scrivere), i miei cuscini, un porta cellulare attaccato al parabrezza e la voglia di guidare per cinque ore da sola con gli episodi di un podcast irriverente a colonna sonora di quello che -ora posso dirlo!- sarebbe stato il viaggio di svolta della mia vita.
Un viaggio che non potrò scordare mai, soprattutto perchè quando sono uscita dall’autostrada, pagando l’ultimo casello, ho avuto a che fare con un umano, una dolce signorina, e non con una voce meccanica. Leggendario e spettacolare, un vero peccato mandarla al diavolo, come si usa in Italia.
Confesso però di essere stata indecisa ad un certo punto: Umbria o Toscana?
Be’, sono finita in Toscana a due passi dal Lago Trasimeno. Come avrei mai, io sola, potuto far incrociare tutte queste strade in modo così perfetto?!

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