Vi racconterò quanto del circo di Moira Orfei c’è nella mia vita.
“Ce ne hai già fatto sapere abbastanza” direte voi, ma miei cari, non è mai abbastanza.
Mettetevi pure comodi.
Qualche mese fa per fortuna ho troncato una storia sentimentale che dell’amore aveva solo qualche ti amo esalato stanco, per abitudine e convenzione, costrizioni, restrizioni, apparenze, finzione, banalità, stizza e noia. Col senno di poi, mi sono sentita bugiarda e manipolata, il primo la conseguenza dell’ultimo chiaramente. È stata una rottura estremamente dolorosa per me, ma mica per la perdita (l’unica cose che perdeva era il cervello del manipolatore in questione), quanto per tutto ciò che il suddetto orditore ha messo in scena successivamente. Ho vissuto certamente periodi bui e alienanti prima di quel periodo asfissiante e soffocante che sono stati gli ultimi mesi, ma mai avrei creduto di poter soffrire tanto per via delle conseguenze dell’atteggiamento di un’altra persona.
Soffro ancora adesso. Vi chiederete perchè.
Popcorn: inizia lo spettacolo.
I miei genitori alleati del macchinatore, io coinquilina dei miei genitori, lockdown, io che frequento un altro, un uomo per davvero (sul serio) e decido di tenere gelosamente privata la conoscenza (perchè la storia è una grandiosa maestra e chi conosce tutta la tiritera, mi darà ragione e forse starà anche sorridendo).
Intrattenimento da telenovela: scadente, ma impossibile smettere di assistervi. E recitarvici, soprattutto quando, come me, sei un attore che nemmeno ha partecipato ad uno straccio di provino e non sapeva nemmeno ci fossero stati dei casting. Un’improvvisata dietro l’altra.
La conoscenza che procede a gonfie vele, i miei genitori che si intromettono costantemente credendo di avere il diritto di esprimere un parere al riguardo o anche soltanto di sapere. Avete presente quando diventate adulti e magari, con chi scopate, ai vostri genitori, non è necessario dirlo?
O quando siete oltremodo pudici e mai avete parlato ai vostri genitori di una qualsiasi relazione, amicizia particolare, litigi spinosi eccetera eccetera eccetera?
Io. Un’amante della privacy insomma, niente di così poco diffuso. Credevo… (nel mio nucleo familiare si intende). Che stolta! Come ho potuto pensare anche solo per un momento di avere il diritto di tenere per me una relazione sentimentale che sta nascendo! Io! Cittadina del mio mondo di favole dove la legge è uguale per tutti (soprattutto sei sei maggiorenne da tre anni per lo Stato italiano, da 4 mesi per il mondo intero e hai un lavoro)… Come ho potuto perdermi tra le acque di quel mare insidioso che è la coerenza, amici miei… Un vero fallo imperdonabile.
Arraffate i vostri dolciumi perchè qui arriva il bello.
I miei genitori hanno degli amici (non apro parentesi per esprimere il mio disappunto riguardo i soggetti) e uno di questi ha deciso di prendere parte al teatrino. Dolce! Obiettivo comune: sbandieramento della mia relazione con conseguente umiliazione (per me, tutto gratis logicamente). Questo in pratica mette in piedi di avere una relazione clandestina con una donna di molto più giovane di lui, da circa un anno e mezzo e alla fine del suo racconto (di cui ovviamente nessuno gli avesse chiesto la messa in piazza), mi mette all’angolo sparandomi in faccia “Ma con XY come procede?”. Davanti ai miei genitori, trepidanti of course. Io bianca come Morticia mentre cerco di mantenere i nervi saldi.
Ho realizzato che la sua storiella fosse una messinscena diverse settimane dopo… “Bella squadra di stronzi” ho pensato poi.
Ovviamente vi sono stati risparmiati dettagli decisamente più crudi e spiacevoli: a qualcuno sarebbe venuta voglia di chiamare il telefono azzurro per me (grazie per chi mi avesse preso a cuore a tal punto). Ma in fin dei conti non pensavo che il mio desiderio spasmodico di P R I V A C Y fosse così impossibile da accontentare, soprattutto su un lato della mia vita così personale…
Morale: non rompetemi i coglioni
Motivo: mi fate irritare il colon
Incentivo: è gratis
Alla prossima.