Speed-Date

I colloqui di lavoro possono essere soltanto tre cose.
Le troverete elencate di seguito in ordine di frequenza:

1. Speed-date
2. Romanzo de “I Miserabili”
3. Riunioni

Ovviamente verranno sommariamente spiegate durante i prossimi tre episodi. Cominciamo!

Gli Speed-date sono onestamente quelli che mi divertono di più, soprattutto da remoto.
In un periodo storico diverso da quello che stiamo vivendo, in tutta franchezza, mi sarei lamentata di aver fatto venti minuti di strada per soli sette di colloquio, magari conditi pure da qualche altro d’attesa prima di essere ricevuta. Ma nel mondo in cui siamo adesso dove l’evento del video colloquio dà la possibilità di mentire consapevolmente a tutta la società stando mezzo in tuta e pantofole e mezzo con mascara e camicia, non mi dispiace dire che anche sette minuti potrebbero essere abbastanza. Soprattutto se li si passa a cercare di non ridere di fronte al “recruiter” di turno.
Così si fanno chiamare adesso quelli che amano dire “assunzione finalizzata all’inserimento”. E certamente la mia parte preferita è la fine, dove il recruiter si è matematicamente scordato il vostro nome ma dice che comunque gli siete piaciuti e vi richiamerà di certo entro pochi giorni.
Pensate all’ingenuità nostra che, come dei veri stolti, ci concediamo tempo -come mesi o anni- per conoscere il più possibile una persona prima di fidarcene…