Mela da libra

Hai le dita che pizzicano la tastiera come fossero tasti di un pianoforte. Brilli al sole, nevica vino rosso dentro di te e piangi grandine arrabbiata. Persa in una vita incasinata ma se stai a pensarci non sembra poi così scoordinata: ogni passo scandisce il suo tempo, ogni bacio ha il sapore d’amore, se togli la maglietta hai la pelle che trasuda profumo di fragole e hai quegli occhi blu, forse rossi d’inferno.

Respiri lo zucchero delle nuvole. 

Pensi i tuoi pensieri persi e tutte le favole che sogni, che corri, la notte ti percuoti, vuoi nuotare, vuoi ballare finché non affoghi nel tuo sudore che sa di fragole.

Asciugarti le labbra con un bacio apatico… 

Hai le mani leggere, gli occhi che vivono di morsi, fotocamere dei momenti migliori, degli animi che si vergognano. 

Sei così bella quando fai l’amore e pensi che tutto sia possibile. Saresti ancora più bella se non pensassi a niente. Ma non saresti tu se non ti vestissi di tempesta costante, se sembrasse facile toccarti quando invece bruci di fretta. Non saresti tu se, dopo aver bevuto, non si infuocasse l’alcool che ti scivola in gola e non il tuo stomaco.  Zenit di un cielo senza orizzonte.

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