Sono finita in una tenuta dove la gente si sposa. Un caso, ossimorico azzarderei. Io, in un posto dove si celebra l’amore, con l’amore più tormentato e prezioso di sempre: quello che mi dedico.
Penso che ho, in modo così agognato, desiderato la pace, quella comune, quella che vogliono tutti, e l’ho avuta. L’ho avuta e l’ho detestata perchè non era la mia.
Quella pace era l’innaturalità di un leone chiuso in una gabbia.
Non fa paura un leone in gabbia, ma ci affascina immaginarlo libero nel suo habitat.
Con i piedi affogati nel prato, graziata dall’allergia che ha deciso di starsene buona in trincea, mi sono accorta che si ama con l’odore, che il profumo è tutto quello che seduce.
Mi prende per la gola e mi stampa negli occhi tutto l’amore che sono capace di bere.
Ha il colore di un vino rosso come il sole che esploda in un tramonto impossibile da guardare.
Qui, in mezzo a questo paradiso, ho il coraggio di pensare ad un tipo d’amore che possa sciogliersi bene in mezzo alle fibre del mio futuro.
Non riesco a smettere di leggere.
Poi si fa notte e inizia a grandinare. È l’alba e qualche ora più tardi un signore molto gentile mi porta un caffè: “Buongiorno signorina!”
Ho un vestito che mi spoglia la schiena, gli occhi persi tra i filari e gli ulivi.
Le parole di questo pezzo mi salgono dalla gola come bile, ma le ricaccio giù: sono troppo eccitata per scriverle ora.
L’apice delle mie emozioni ha raggiunto, con questa nuova fuga, un gradino più alto. Non vedo l’ora di mischiarmi col cielo.
LICUORE

Buonasera Federica, un nuovo traguardo hai raggiunto nella ricerca dell’amore, un altro passaggio nel sentiero di questa montagna che è scoperta di nuovi scorci e nuovi angoli. Hai compreso che un passo fondamentale è dedicare prima di tutto amore verso te stessa, perchè tu sei la sommatoria di anima e corpo, ragione e sentimento il cui equilibrio rende stabile il tuo essere e ti permette di volare per il mondo. Non ti accontenti di vivere nella pace che tutti cercano, ma vuoi quella condizione di benessere superiore dettata dalla sublimazione fra sogno e realtà, di un amore che ti riempia della sua seduzione. L’ambiente in cui ti sei trovata questa masseria delle cerimonie, ti ha regalato una splendida serata in compagnia di un libro e una nottata accompagnata dalla grandine un rumore che ricorda il rovesciarsi per terra di chicchi di grano o di nocciole. Un’ alba che ti ritrova vestita da sera, quei vestiti da gala con la schiena scoperta e una tazza di caffè mai così apprezzata. Il leone si è svegliato, libero dalla gabbia e pronto a balzare verso la savana. Egli sa di essere un leone, anzi pardon leonessa, di valore perchè ha appreso come di cacciare la preda, il modo di vivere nella savana, di regnare senza sottomettere, di farsi ascoltare senza urlare. Alla prossima con affetto Danilo
Un Amore che mi riempia della sua seduzione… Senza accennare a tutte le parole che come al solito mi dedica: precise. Grazie Danilo, un abbraccio, come al solito, pieno di stima