Da consumarsi preferibilmente entro ma

Meglio non consumarlo proprio quell’ex che, quando ritorniamo indietro a lui con la mente, pensiamo “ew”. Se solo l’avessimo potuto sapere in tempo!
Come ovviare al problema, dite? La data di scadenza tatuata sul coppino. Soluzione da ghetto, ma credo sia il minimo necessario per certi elementi.
Quanto avrei voluto che questo metodo fosse esistito prima che la mia vita precipitasse in un vortice di insoddisfazione e stress, rughe, capelli bianchi, ritenzione idrica e file chilometriche agli uffici post… Oh no, quelle no, scusate. Per un attimo ho creduto di essere invecchiata sul serio.
Anni difficili sono stati quelli, ma devo ammettere che anche io ci abbia messo del mio: ho creduto fosse una persona normale. Mai sbagliai i miei calcoli come quel giorno in cui gli risposi su Instagram (approccio da millenium a cui mi sono dovuta tristemente adeguare). E non sapete quante volte io mi sia guardata indietro e mi sia detta “già lì avrei dovuto capirlo”. E non so se mi perdonerò mai per non aver capito un ca.
Ma è stato divertente scoprire fino a che punto, e sicuramente molto oltre, può spingersi la fantasia del Creatore a cui voglio dire: va bene che ti diverti, ma con me non farlo più, grazie ciao TVB.