È PRONTO… DI NUOVO

Mi piace pensare che certe persone siano come quello che si mangia dal 27 al 30 dicembre: avanzi.
Avanzi di simpatia, avanzi di perspicacia, avanzi di personalità nate già mutilate e avanzi di intelligenza.
E come un peso e per loro natura, avanzano per giorni, su stomaci già pieni di cibo difficile da digerire.
Quando stai seduto al tavolo delle feste con la lampo aperta e il bottone slacciato, mentre rutti dal sollievo, nonna arriva con una nuova pentola tra le mani invitandoti sorridente e irresistibile a consumare altro piacere, ad ingerire altro cibo, quello di uno o due giorni prima che “è peccato buttare”. E tu con fatica ti tiri ritto sulla sedia cercando lo sguardo amico del commensale che siede di fronte, nella speranza di leggere nei suoi occhi la tua stessa sofferenza e pronto a compiere un’impresa che sembra a dir poco eroica, dici “Sì nonna dai, mettimene un cucchiaio”.
Ma è proprio in quel momento di estrema difficoltà e vulnerabilità che pecchi di assoluta negligenza e ti scordi delle proporzioni che i cucchiai di nonna hanno…
Le persone-avanzo sono così pesanti perchè, convinte di star tendendo verso l’alto nel loro percorso di ascesa spirituale e fisica, non fanno altro che aumentare in modo spropositato le dimensioni del proprio ego: ingestibile, ingombrante e superbo.
Sentenziano sugli altri definendoli ridicoli pagliacci senza accorgersi che tra le mani reggono loro un mazzo di adorabili palloncini colorati che, se solo qualcuno li bucasse per sbaglio con un ago, non farebbero altro che precipitare urlando di paura.
Meglio non cucinare in abbondanza la prossima volta!

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