Tutto si è ribaltato per una serie di fattori avversi alla fortuna e niente, in un attimo, è più tornato come prima. Non avevo nessun piano B, ma in ogni caso non avrebbe funzionato e credo sia stato destino il fatto che io non ne avessi uno almeno, non in quel momento.
Si è ribaltato tutto perchè era così che sarebbe dovuta andare ed è per questo che ora mi arrabbio quando qualcuno mi dice che dovrei pensare concretamente al futuro. No, io non lo farò, non di nuovo. Ho passato gli ultimi venti anni a costruire piani su piani ad un castello idealmente perfetto, dove tutto scorreva scandito secondo una precisa successione di anni.
E poi? Tutto distrutto e strozzato in un respiro d’affanno.
Non avrò piani B perchè lo dicono gli adulti, perchè è meglio cadere in piedi che di culo. Non ne avrò perchè non ostacolerò il corso di quello che deve succedere.
Accetterò le ondate turbolente di dolore e l’eccitazione dei bei momenti, cercherò di ridere sempre trovando il buffo anche in tutto ciò che sarà oltremodo anormale. Mi scalderà la rabbia a volte, e andrà bene così, altre invece un po’ di pepe mi pizzicherà ammiccante il sedere.
Sarà divertente non sapere cosa succederà, vivere un po’ come Bridget Jones.
Ridere di nuovo fino alle lacrime se ce n’è bisogno. Trovare il bello di ogni cosa, tutti i giorni, ridere di me stessa e sentirmi Julia Roberts su un red carpet.
È meraviglioso vivere senza aspettarsi niente se non che il sole (anche se piove) ed è bello non preoccuparsi di essere altro che la versione migliore di me stessa; la migliore che riesca a svegliare ogni giorno.