ALMA III

ALMA III

È una notte da sinestesie.  Il caldo mi si beve. Il tuo respiro muove le mie voglie.  Non c’è niente qui che accenni anche solo timidamente all’amore. E tutto lo ricorda: irriverente, scoppiettante, appassionato.  Alzo gli occhi cercando i colori di una mongolfiera ed una goccia dopo l’altra, la polvere si fa pioggia, così fitta che sarebbe meglio andare a casa.  Io da sola, mi lego alle pendici di un libro.  Mi faccio pagine di una storia che divori al buio. 
È una notte così, una notte che, come tutte le altre, poi si fa giorno. 

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2 pensieri riguardo “ALMA III

  1. Buonasera Federica, in questi giorni di caldo asfissiante col sole che batte inesorabile sui nostri corpi che faticano a stare al passo della giornata, ormai dilatata al suo massimo splendore, anche il pensiero e la voglia d’amore appaiono a intermittenza in noi. Le ragazze sono più scoperte e leggere e davvero puoi osservare con attenzione il loro respiro oppure la compiutezza del collo o il disegnarsi delle forme delle spalle o schiena (lo puoi declinare al maschile). Non è incontro fisico ma ti senti circondata da impulsi e segnali che vanno in quella direzione. Le piogge improvvise e scroscianti che si annunciano prima con un cielo scuro, poi rombi, tuoni e lampi sempre più forti e ravvicinati che accompagnano lo scendere delle gocce d’acqua che costringe chi è in giro a correre a casa. Un bel libro e una storia letta sul divano al coperto che ti prende e ti accompagna in luoghi e tempi lontano dal qui e ora e ti aggrappi con tutta te stessa perchè sai che la parola di un/una collega sanno rianimare l’anima intorpidita dall’anonimato e dalla mancanza di passione ricevuta. Un abbraccio Danilo

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