È una notte da sinestesie. Il caldo mi si beve. Il tuo respiro muove le mie voglie. Non c’è niente qui che accenni anche solo timidamente all’amore. E tutto lo ricorda: irriverente, scoppiettante, appassionato. Alzo gli occhi cercando i colori di una mongolfiera ed una goccia dopo l’altra, la polvere si fa pioggia, così fitta che sarebbe meglio andare a casa. Io da sola, mi lego alle pendici di un libro. Mi faccio pagine di una storia che divori al buio.
È una notte così, una notte che, come tutte le altre, poi si fa giorno.
ALMA III

Buonasera Federica, in questi giorni di caldo asfissiante col sole che batte inesorabile sui nostri corpi che faticano a stare al passo della giornata, ormai dilatata al suo massimo splendore, anche il pensiero e la voglia d’amore appaiono a intermittenza in noi. Le ragazze sono più scoperte e leggere e davvero puoi osservare con attenzione il loro respiro oppure la compiutezza del collo o il disegnarsi delle forme delle spalle o schiena (lo puoi declinare al maschile). Non è incontro fisico ma ti senti circondata da impulsi e segnali che vanno in quella direzione. Le piogge improvvise e scroscianti che si annunciano prima con un cielo scuro, poi rombi, tuoni e lampi sempre più forti e ravvicinati che accompagnano lo scendere delle gocce d’acqua che costringe chi è in giro a correre a casa. Un bel libro e una storia letta sul divano al coperto che ti prende e ti accompagna in luoghi e tempi lontano dal qui e ora e ti aggrappi con tutta te stessa perchè sai che la parola di un/una collega sanno rianimare l’anima intorpidita dall’anonimato e dalla mancanza di passione ricevuta. Un abbraccio Danilo
Sembra che lei viva con me Danilo! Scambi preziosi, al prossimo articolo