È una notte che scivola sotto pelle.
Il fascino di una carezza che mi trascina sulla Luna, fino alla mattina; uno sguardo che mi scopre dall’altro lato della strada.
Che maniera di fare è questa?
È come un sogno che voglia essere lucido e invece io non lo voglio controllare: che si faccia da solo, come gli pare, che non mi lasci fare niente e invece faccia di me ciò che vuole.
Che spettacolo sa essere una mente che si immagina.
Mi basta tutto questo per tornare e avere di nuovo sete.
C’è per caso anche qualcosa da mangiare, tipo delle parole al sapore della tua voce?
ALMA II
Buonasera, “I have a dream”: ho fatto un sogno, uno di quelli realistici, immensamente così vicino da sentire suoni e profumi. Certamente non lo puoi governare come vuoi tu, ma progredisce secondo il suo disegno, secondo il messaggio che ti vuole lasciare. Un sogno che è anche spostamento fisico per simboleggiare che l’incontro con una carezza, ti cambia di posto e non sei uguale a prima, che la persona che vuole conoscerti per interagire deve avvicinarsi, iniziare con te uno scambio di voci e abbracci, sapori e baci. Le stesse cose di cui tu senti il bisogno dopo il sogno, perchè l’amore ti disseta un attimo ma poi il bisogno di affetto ritorna prepotente perchè “l’amore move il sole e le altre stelle”.
Eppure è un bisogno che non si siede per niente che sia meno di quel che de-sidera!