Buoni amici a tempo determinato

Oggi tratteremo non scientificamente il tema del “ghosting” in alcune delle sue forme più diffuse nel macro settore dell’amicizia. Prendete appunti.

Io vado ragazzi. Prestate attenzione, perchè partiremo da degli esempi.
Quando qualcuno vorrà fare di questi monologhi uno spettacolo dal vivo, metterò a disposizione del mio pubblico anche delle diapositive esplicative.
Che poi, si può davvero parlare di amicizia se c’è in mezzo del ghosting?
Ho cercato di recuperare una vecchia e solida amicizia mettendo il mio pesantissimo ego da parte, guadagnando soltanto una manciata di approfittamento (neologismo) e disinteresse complessivo. Non me la prendo più per queste cose, perchè la vita dove ti dà è capace di togliere e viceversa, però me ne dispiaccio immensamente, perchè alla fine dei miei noiosissimi conti, io non ho nessuno di cui approfittarmi o disinteressarmi. Ingiusto! E poi io sono sempre disponibile, tra le altre cose… qualcuno dice che io sia nata col preciso compito di aiutare gli altri (ma mica tutti!). E poi chi è che aiuta me? Ti sei perso per caso, tu?!
E quindi dicevo, questa persona mi chiede aiuto solo nel momento del suo bisogno e poi nel momento del mio diventa un Casper qualunque.
Secondo esempio: l’“amicona”. Quella del “dobbiamo vederci ASSOLUTAMENTE!”. Scusa ma quando? Tra quanti milioni di anni luce nel futuro? E soprattutto: su questo pianeta oppure su un altro sistema solare? Perchè logicamente nei messaggi sparisce, mentre tu sei sempre disponibile, ovvio.
Avete presente la canzone di Coez quella che si chiama “Mal di gola” che a un certo punto fa: Allora io vado, non è stato male ma neanche bene e finché è durato, è vero ci si voleva bene.
Così, io vado. Quando vorrai vederci assolutamente, io ovviamente ci sarò comunque perché sono una grande polla di quelle allevate a terra che si nutrono di cibo biologico in ettari ed ettari di pollaio. Una polla altolocata insomma.
Eccoci sull’ultimo gradino del podio. “Ciao amica mia, quando ci vediamo?”
Raga, milionesimo messaggio a cui segue la mia milionesima risposta sempre uguale: “Quando sei libero.”
Basta, fine della storia. Mai libero, mai visti, mai più incontrati.
Il tempo determinato più breve di tutti i tempi.

Sipario.
Alla prossima.