Il fantasma dell’opera
Non si scherza quando c’è da parlare di persone false.
Significa nascondere le deformità dell’anima con una maschera che calza come un guanto, ma che non dura per sempre e sopperisce all’usura del tempo. Essere un fantasma dell’opera significa avere l’abilità ineccepibile di costruire cunicoli sotterranei per manipolare le persone, per nascondere le smagliature del cuore sotto una struttura da lasciare il fiato talmente è bella e perfetta. Vuol dire sparire quando c’è bisogno di parlare e vuol dire ridere quando c’è bisogno di tacere.
Non ha età, ma non gli basterebbe un’altra vita per redimersi.
Ed è egocentrico al punto da credere che tutti, in qualche modo, si dispiacciano per lui.
Il fantasma dell’opera è un traditore in piena regola e le sue stesse parole nascono bugie, legate tra loro da alito che puzza di incoerenza.
Non ha sesso.
Per quel fantasma che ho conosciuto, provo la stessa vergogna che la famiglia di Erik provò alla vista del suo volto deformato, tanto da costringerlo a fuggire.
Ma ci sarà sempre qualcuno pronto a sopperire al fascino del suo scherzo e del suo scherno, innamorandosene irrimediabilmente.
Per maggiori info, visitate Wikipedia alla voce “Fantasma dell’opera – Trama”.